Non è passato molto tempo da quando ho scritto di manine sulla mozione c.d. di riforma del 118 con cui si intende stravolgere l’organizzazione del sistema di emergenza territoriale e cioè dell’organizzazione dell ambulanze sul territorio nazionale.
Di per sè, e soffermandosi solo all’intenzione non sarebbe una cosa malvagia, se non fosse per il fatto che la mozione contiene chiari elementi riconducibili ai desiderata storici di personaggi, quasi esclusivamente medici, che da tempo sgomitano per ritagliarsi una fetta di potere dentro il sistema.
Non si è nascosto più di tanto Mario Balzanelli, direttore della società scientifica SIS 118 quando, come riportano alcuni quotidiani on-line tra cui PRIMAPRESS, sarebbe stato sfiduciato da una parte consistente dei soci e responsabili dei servizi 118 Italiani. Egli stesso, che il 9 ottobre esprimeva un plauso per la mozione come uno qualunque, oggi fa outing e rivendica di aver contribuito alla stesura della mozione presentata della Senatrice Maria Domenica Castellone (M5S). Come Volevasi Dimostrare. Anche se ancora mancano uno o due co-autori che in questo post tralascio.
Pare che Balzanelli abbia convocato un’assemblea generale straordinaria della SIS 118 il 13 novembre u.s. per “votare modifiche allo statuto e al regolamento che prevederebbero, tra le altre cose, anche l’allungamento del suo mandato, ormai giunto al termine, di ulteriori due anni” (fonte abruzzoweb.it). Per questo i soci e responsabili dei sistemi 118 Italiani sono “esasperati dal fatto che Balzanelli porterebbe avanti posizioni personali non condivise da molti“.
Il direttore del SIS 118 che vede a portata di mano ciò che da anni egli, e non la SIS 118 a giudicare dalla nota stampa della maggioranza dei soci, non riuscirebbe ad accettare la fine del proprio mandato. Mandato che, per come appare siano messe le cose in casa SIS118, non sarebbe certamente rinnovato.
Ma quali sono le posizioni personali non condivise da molti di cui parlano i soci di SIS 118? Leggendo la mozione ne trovo sicuramente due. Due baluardi storici di Balzanelli facilmente reperibili nelle varie lettere e note inviate qua e là, con maggior concentrazione su quotidianosanità.it. Se associate il nome al quotidiano con una banale ricerca google è possibile andare indietro nel tempo fino a diversi anni e ritrovare sempre lo stesso storytelling su quanto sia brutto e cattivo il sistema NUE 112 (numero unico delle emergenze ndr) e solla necessità di riorganizzare il sistema 118 in dipartimenti strutture ecc., che significa in primari responsabili ecc..
Bare che anche in casa SIS 118 si siano resi conto che si stia ormai oltrepassando il limite per arrivare a rendere pubblica una nota dai toni di cui sopra e dichiarare a chiare lettere di non sentirsi più rappresentati dal Presidente. Meglio tardi che mai.
Speriamo adesso che Senato e conferenza Stato-regioni si rendano conto che, sebbene il sistema 118 e per essere più precisi il servizio di emergenza territoriale abbia necessità di essere rivisto, non è ascoltando esclusivamente chi fa la voce grossa trincerandosi dietro a qualifiche, cariche, ordini e società scientifiche che si va nella direzione giusta. Perché potrebbe trattarsi di semplici aspirazioni personali o di categoria (l’altra manina), in qualche caso non condivise neppure dagli appartenenti a quel gruppo o categoria di professionisti.
Sicuro che il prossimo capitolo di questa querelle non tarderà ad arrivare, mi seggo a guardare gli stracci che volano in casa SIS 118 e vi do appuntamento alla prossima.
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