Il gambero verde

La tardiva (e negata) marcia indietro del capitano dopo aver innesca una delle crisi di governo più pericolose nella storia della Repubblica

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È di questa mattina il grande passo indietro del social capitano verde che dopo appena una settimana dal noto “andiamo subito ad elezioni” se ne esce disinvolto con un “mai chiesto di staccare la spina al governo” (fonte adnkronos Conferenza stampa del 15/08/2019 Castel Volturno).

Stavolta persino il Gigi nazionale, unico Napoletano ad essere stato raggirato da un Milanese (Cit.) e ormai nei guai fino al collo, non ci crede e non abbocca allo sfacciato tentativo di ritrattare per un rimpasto negando anche l’evidenza.

Non che sia la prima volta che il gambero verde svii su dichiarazioni più o meno recenti affidandosi alle carenze mnemoniche degli Italiani (fin qui confermate) ma la non-notizia è che Di Maio non creda e/o non voglia cogliere la proposta. La non-notizia deriva dal fatto che fino al giorno prima di essere scaricati con il pulsante grosso dello scarico premuto a lungo, credeva (o almeno lasciava intendere) a tutto e dal giorno dopo si è messo a spiagare quanto sia cattivo e scorretto il capitano ai suoi ed ai milioni di Italiani che da maggio 2018 gli dicevano esattamente le stesse cose. Meglio tardi che mai. E comunque egli stesso arriva a questa situazione dopo un mirabolante passo gamberesco (mai con nessuno, mai con la Lega ndr).

Invece la notizia è che dopo le accise del giorno dopo che ancora ci sono, i 600.000 clandestini che dovevano essere re-impatriati entro 1 anno diventati magicamente 90.000 nonostante i rimpatri siano stati circa 5000 dall’insediamento con trend in calo rispetto al Governo precedente, i governeremo 5 anni e cose del genere, oltre il 30% degli Italiani dia ancora credito al personaggio che è stato in grado di aprire una crisi di governo un mese prima dei lavori per la legge di bilancio subito dopo aver finito di bere un Mojito.

Sommiamo questi a quelli che ancora danno credito al “capo politico” e facciamo un 50%. Se dividiamo il restante 50% tra le mille fazioni di destra e sinistra rimanenti è chiaro che non si va da nessuna parte e che siamo destinati, speriamo non ancora per molto, a ritrovarci sempre uno dei due fenomeni nella stanza dei bottoni.

Del resto gli Italiani sono quelli che comprano gioielli, numeri del Lotto e molto altre dalle televendite. Per 20 anni hanno votato Berlusconi (c’è ancora qualche irriducibile) anche se lui, perlomeno, diceva di abolire l’ICI e poi l’aboliva d’avvero senza supercazzole o solo a chi ha i capelli biondi come hanno fatto Gianni e Pinotto per venderci l’avvenuta realizzazione di qualche promessa elettorale tipo quota 100 e reddito di cittadinanza (che non sono come promesse in campagna elettorale).

Preferiscono credere a ciarlatani che promettono cose di immediata realizzazione, facile comprensione, e risolutivi dei problemi personali e contingenti. Che poi non vengano effettivamente risolti, e in qualche caso peggiorani le condizioni economiche generali, non importa se la giustificazione del ciarlatano di turno copre anche l’esserci cascati come dei fessi.

Così, visto che è tutto apposto vi saluto.

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