Ingenui 3.0

I ragazzi per bene che si fanno raggirare dal politico navigato nonostante gli avvertimenti che da subito tutti gli osservatori esterni avevano lanciato.

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L’atteggiamento del M5S, dai vertici alla base, dopo che Salvini li ha scaricati dimostra solo una cosa. La grande ingenuità di un movimento che si era proposto come forza di governo di una delle più grandi potenze mondiali.

Tutti gli osservatori esterni avevano ben chiaro cosa sarebbe successo sin dall’inizio di questa avventura. Loro no. E per tutta risposta hanno passato un anno e più ad attaccare chiunque gli facesse presente il fatto che sarebbero stati sfruttati e abbandonati al momento opportuno. Come se non bastasse, mantenendo la loro intransigenza a convenienza, si sono fatti terra bruciata attorno.

Oggi, improvvisamente, l’alleato tanto difeso è diventato il diavolo e loro guardandosi intorno trovano solo persone che li guardano a braccia conserte. L’unica loro possibile ancora di salvezza in questa situazione sarebbe stata “il partito di Bibbiano”, quello che “toglie i bambini alle famiglie per arricchirsi”. È vero, ci sarebbe anche zio Silvio su cui un anno fa era stato posto un veto negativo categorico, accompagnato dai soliti ritornelli sfottenti.

Oggi soli, spolpati di consensi grazie al contratto, sanno discutere solo di regole di due mandati e cose del genere. Regole e regoline interne che non cambiano la situazione e che comunque in un anno e mezzo scarso hanno dimostrato di saper stracciare al bisogno con supercazzole neanche tanto efficaci.

I ragazzi del cambiamento che qualcuno diceva “lasciateli lavorare” hanno regalato l’Italia al partito più vecchio presente sulla scena e si sono chiusi svariate vie d’uscita. Ci hanno portato in un vicolo cieco del bilancio in nome di un contratto che tutti gli osservatori esterni riconoscevano come inapplicabile perché troppo costoso. Ma loro ripetevano, vedrete, il boom economico, il 2019 sarà un anno bellissimo e cose del genere.

Oggi all’orizzonte si affacciano tutte le clausole scritte da loro per permettergli di realizzare gli assai dispendiosi ed evidentemente poco efficaci provvedimenti. Aumenti dell’IVA, delle accise sui carburanti (avete capito bene), delle tasse su tabacchi e giochi e non si escludono possibili tagli.

Oggi dovrebbero starsene zitti e rinchiudersi nella grotta della vergogna per restarci qualche mese e invece li ritroviamo a puntare il dito contro un mostro, da loro stessi ingenuamente creato e sostenuto fino al giorno prima. Vorrebbero anche i voti.

Congratulazioni

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