vignetta salvini felpa emilia romagna con sardina

La bestia è in affanno contro le sardine

La macchina della propaganda più produttiva degli ultimi anni è stata messa in crisi dalle sardine e in Emilia Romagna stenta a riprendersi il centro della scena.

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Fino ad un paio di settimane fa erano sospetti ma, man mano che si avvicina il 26 gennaio (data delle elezioni regionali ndr), diventa più evidente il nervosismo in casa Morisi sulle strategie per contrastare il fenomeno sardine che ha quasi completamente oscurato l’imponente e costosa campagna elettorale personale del capitano.

Il segno che le sardine avessero colpito pesantemente la bestia è arrivata immediatamente dopo la debacle mediatica dell’evento di apertura della campagna leghista per le regionali in Emilia Romagna di cui ho scritto la settimana scorsa. La massima risposta in grado di produrre la bestia all’iniziativa spontanea e a costi ridottissimi di 4 studenti è stata un gattino che azzanna una sardina. Una uscita che probabilmente per gli autori avrebbe dovuto sortire un effetto tra il social friendly e l’ironico con lo scopo di indebolire l’avversario sfottendolo. L’effetto e il sentimento suscitato è in realtà di gran pena anche tra i simpatizzanti avendo evidenziato da subito la difficoltà creata da piazza Maggiore.

Ieri si è finalmente tornati alla più classica e collaudata tecnica del confezionamento di notizie inesistenti con la pubblicazione di una email del PD di Cremona che girava semplicemente il comunicato stampa delle sardine ai suoi iscritti. Per Il Giornale è invece la prova principe che dietro alle sardine ci sia il PD. Il titolo, cioè l’unica cosa che legge oltre l’80% degli utenti internet, parla chiaro: “gli inviti a riempire le piazze ​partono dalla mail ufficiale del Pd”. In pochi si renderanno conto di evidenti segni di fake news come:

La “mail ufficiale del PD” sarebbe l’indirizzo della sezione PD di Cremona (lombardia). L’invito “parte” da quella email che riporta chiaramente la I: , omette il reale mittente ed il destinatario, e riporta (seppure parzialmente cancellata) la dicitura RICEVIAMO E INOLTRIAMO segno evidente che si tratterebbe di un girare più che di una “partenza” ma soprattutto dicitura che si utilizza negli ambienti per girare i comunicati stampa agli organi di informazione interni e non con il dichiarato intento di non voler in alcun modo attribuirsene la paternità. Noi lo riceviamo e così com’è lo inoltriamo. Il fact checking completo lo trovate sul quotidiano open. Naturalmente la pagina di Lega – Salvini premier non poteva che dare risonanza alla non notizia con il seguito di Calderoli ed altri.

Diciamo che con questa mossa, sia Il Giornale che la bestia si stanno riportando nel solito solco di campagna denigratoria contro gli oppositori cui eravamo abituati. Il nulla venduto come scoop che svelerebbe “chi sta dietro a cosa”. Il vuoto spinto degli argomenti ben confezionato e sparato da migliaia di profili social bot allo scopo di trasformare in solida verità la vacillante e fantasiosa ipotesi costruita ad hoc. Ne sentivamo la mancanza.

Ieri, per non farci mancare nulla anche in questo santo natale, la bestia esce su tutti i profili di capitan felpa con la più vecchia delle immagini acchiappa-click cui eravamo abituati: il cibo. La genialità dello scatto risiede nel soggetto. Il tortellino. Quello Emiliano. Come la regione su cui vorrebbe mettere le mani ma che gli sta mostrando come qui, lui, la bestia, le felpe, le divise, i gattini, non siano graditi e come 4 ragazzi dal nulla siano riusciti ad oggi ad annichilire la campagna di quella che è attualmente la più oliata macchina propagandistica.

Bacioni ?? ?

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