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La proposta vergognosa

Il capitano corre in soccorso degli amici e tenta di far passare una proposta di scudo penale per quei datori di lavoro o amministratori che hanno permesso o disposto a Medici, infermieri, OSS ed altri operatori sanitari di lavorare “con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza”

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Le condotte dei datori di lavoro di operatori sanitari e sociosanitari operanti nell’ambito o a causa dell’emergenza COVID-19, nonché le condotte dei soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria derivante dal contagio non determinano, in caso di danni agli stessi operatori o a terzi, responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa, se giustificate dalla necessità di garantire, sia pure con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza, la continuità dell’assistenza sanitaria indifferibile sia in regime ospedaliero che territoriale e domiciliare

In questi giorni ho letto più volte ed a più riprese storie di medici, infermieri e OSS che sui canali social e talvolta in trasmissioni televisive d’inchiesta (seppure oscurati) lamentavano carenze nelle forniture in particolare nel settore privato e delle case protette. In molti hanno denunciato comportamenti minatori o di estremo razionamento di DPI per la protezione da rischio biologico. Insufficienti o inadeguati alla mansione. In particolare questo sarebbe avvenuto nel settore dove i costi vengono quotidianamente passati al microscopio e gli utili spesso vengono prima delle persone. Il settore della sanità privata, vanto del sistema Lombardo, ma i fatti non riguardano solo la Lombardia.

Qualche giorno dopo presenta una proposta di modifica al DL 18 del 17 marzo 2020 che ha tutti gli effetti è un manleva verso chi avrebbe la responsabilità penale di proteggere i lavoratori e, per un motivo qualsiasi, non l’ha fatto. Rimarrebbe in piedi solo la responsabilità penale per dolo. Campa cavallo.

A fronte di questo arriva una proposta di legge che rappresenta chiaramente uno scudo penale per le condotte denunciate dagli operatori. Sembra uno scherzo ma non è così. A proporre questo scempio e il gruppo leghista primo firmatario proprio lui, Matteo Salvini. Con il cuore immacolato di maria in una mano, il rosario al collo e il vangelo sulla scrivania si presenta a tutti sui social con un video dove difende il lavoro di medici, infermieri, soccorritori, sindaci e governatori. Nessuno li tocchi, sono eroi, riporta la video grafica. Caratteri giallo fluo macchiati come le scritte sui mezzi militari impegnati in combattimento (la firma di Morigi c’è).

Arriva da un Lombardo e dalla Lega, che guida tra l’altro la Lombardia, che tra l’altro ha una consistente quota del servizio sanitario affidata a strutture private. Come diceva Giulio Andreotti?

Anche stavolta il capitano predica bene e razzola male visto che, seppure si tratti comunque di una proposta, rappresenta l’intenzione di esimere da eventuali responsabilità chi, in qualche caso, ha permesso se non addirittura imposto anche con il ricatto agli operatori di lavorare senza le dovute protezioni e questo in molti casi ha significato contrarre il coronavirus.

In questi giorni in cui con il calo dei nuovi casi e quindi dei pazienti gli operatori della sanità iniziano gradualmente a riprendere fiato – seppure ancora completamente sommersi di lavoro – questa presa di posizione, che ci auguriamo non arrivi mai a compimento appare come un grande tradimento nei confronti dei tanti che a causa di sottovalutazioni, cattiva gestione quando non proprio volontà di risparmio, sono morti, si sono ammalati o sono ancora ammalati per aver lavorato a contatto con pazienti infetti senza le dovute protezioni e non per loro mancanza. Un passaggio come questo farebbe scemare improvvisamente ogni prospettiva di futura rivalsa nei confronti di chi magari, nonostante sia stato chiamato a fornire gli strumenti adeguati, abbia usato il ricatto del lavoro per risparmiare sulla salute dei dipendenti.

AGGIORNAMENTO del 4 aprile ore 8:00:

Poiché il post sta generando dubbi sulla paternità dell’emendamento ci tengo a puntualizzare e chiarire: in alto c’è il link alla pagina del Senato con l’emendamento originale e i nomi dei firmatari.

Esiste un altro emendamento a priori.a firma Marcucci (PD) pubblicato un paio di giorni prima e che allo stesso modo non condivido, ma che riguarda responsabilità e situazioni sostanzialmente differenti.

La proposta Leghista rivelerebbe i datori di lavoro e amministratori da responsabilità penali derivanti dall’aver consentito o fornito ai lavoratori DPI non conformi.

La proposta PD tutelerebbe amministratori e operatori sanitari dalla responsabilità civile rispetto a tutti gli eventi avversi (comprese le cure) che si sono verificati o si verificheranno nel corso dell’emergenza ad eccezione di quelli dolosi o compiuti per colpa grave (in violazione di norme basilari).

Capisco che possa spaccare o comunque essere indigesto ai fan del capitano che possa aver pensato una cosa del genere ma fatevene una ragione. È così.

Ribadisco che non condivido nessuno dei due emendamenti, ma quello leghista lo trovo nei particolari e nei probabili interessi che sottende molto più vergognoso.

AGGIORNAMENTO del 4 aprile ore 14:00: Matteo Salvini con un video su facebook fa dietrofront e ritira l’emendamento in quanto “si presta a fraintendimenti”. Era tutto molto chiaro ma poco importa, la retromarcia è un ottima notizia.

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