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#renzieful (episodio 1)

Siamo ad uno dei primi episodi della neonata telenovela che riempirà nei prossimi mesi i salotti televisivi e le prime pagine dei giornali. Lo spettacolo è iniziato in modo triste. Beppe Grillo dopo aver dato picche al Presidente Napolitano aveva manifestato l’intenzione di non presentarsi anche alle consultazioni con il Presidente del Consiglio Incaricato Matteo…

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Siamo ad uno dei primi episodi della neonata telenovela che riempirà nei prossimi mesi i salotti televisivi e le prime pagine dei giornali. Lo spettacolo è iniziato in modo triste. Beppe Grillo dopo aver dato picche al Presidente Napolitano aveva manifestato l’intenzione di non presentarsi anche alle consultazioni con il Presidente del Consiglio Incaricato Matteo Renzi. Il rifiuto era motivato dal fatto che Renzi secondo Grillo, ma anche secondo un’ampia parte della base M5S, non è credibile nelle sue promesse spot ed effettivamente, qualche dubbio mi attraversa personalmente. In particolare l’uscita del cronoprogramma da 1 riforma al mese, con un partito e degli alleati che sono gli stessi della settimana scorsa mi ha fatto molto sorridere. Magari qualcuno ci crede.

Comunque Grillo ha deciso di mettere ai voti la decisione e la baso lo ha “costretto” a presentarsi da Renzi. L’esito della discussione lo conoscete tutti, naturalmente è stata una manna per tutti i media che hanno avuto modo di sfogarsi nell’anti-grillismo. Il comportamento di Grillo è stato divisivo sia tra la base che tra gli anti-grillo ma per i media la sintesi trasversalmente diffusa è stata che Grillo non ha fatto parlare Renzi.

Io che l’incontro l’ho visto, ho sentito parlare Renzi. Lui ha aperto la discussione in modo molto amichevole e solare come è sua consuetudine (almeno in diretta TV). Il problema è il contenuto di quel minuto in cui Renzi ha avuto modo di esprimersi liberamente. Sinceramente al posto di Beppe, anch’io con quel pistolotto che stava intavolando mi sarei un attimino scocciato. Ma dico, cosa si aspettavano i media? erano convinti forse che lo avrebbe ascoltato strofinandosi il mento per concludere dicendo: “mi hai convinto, ti seguirò ovunque”? Se dovessi convincere Grillo a seguirmi sicuramente non inizierei la discussione con i compitini a casa da fare per l’Europa. Questo penso ci arrivino tutti e forse è stato fatto di proposito. Il punto è che Beppe non aveva intenzione di trattare su nulla con Renzi già da prima di mettersi in viaggio da Nervi. E su questo credo invece che la maggioranza della base M%S sia assolutamente d’accordo solo che, a giudicare da quello che sono riuscito a percepire dai post Facebok e Twitter in merito alla vicenda, i 5 stelle si aspettavano che andasse li per farlo parlare e suonargliele punto per punto. Molti sono rimasti inoltre delusi dal fatto che non sia intervenuto Di Maio per “suonarle” a Renzi. Forse nono ha voluto o non ha potuto, o forse un pò tutte e due le cose visto lo scontro serrato che era stato intavolato da Beppe.

Nel merito mi sento di dire che condivido pienamente la linea. Grillo ha inteso tracciare una linea di demarcazione netta con il neo governo PD-NCD-SC (e forse anche FI) in modo da non avere nulla da spartire con questi. I motivi sono svariati e vanno dalla mancanza di credibilità dimostrata dal neo-presidente (non diventerò presidente senza passare dalle urne ecc.), alla mancanza di credibilità dei partiti in generale. Senza dimenticare il recentissimo scoop della telefonata del finto Vendola con Barca dove è emerso il possibile ruolo di Carlo De Benedetti come burattinaio del nascituro governo Renzi. Di fatto, questa separazione netta che ha voluto chiarire ulteriormente, mette il M5S in contesto ben preciso.

Se in futuro Renzi diventerà un presidente del consiglio produttivo, in grado di dare le risposte che servono alle persone e alle imprese (ne dubito) il M5S andrà vicino alla soglia di sbarramento con il rischio di non entrare in parlamento dalle prossime elezioni. Se continuerà a “galleggiare” come Letta prima di affondare sara 1-1 palla al centro Renzi vs Grillo. Se si dimostrerà un flop, come ipotizzato da Barca nella telefonata, regalerà all’M5S il posto più alto nel parlamento con buona pace di giornali, televisioni, opinionisti della domenica, politologi partiti, partitini ecc..

L’aver fatto le scarpe al povero Letta sicuramente non lo aiuta nella salita ed ha fatto storcere il naso a molti “piddini” storici, mentre B. gongola felice della recente riesumazione avvenuta sempre da parte dello stesso Renzi. Pesa un fardello sulle spalle del neo-presidente che lui immagina di sapere, ma in verità è molto più grande di quanto creda.

P.S.: e non sento parlare delle consultazioni continue e private Renzi-Berlusconi

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