Ricapitolando

Una settimana di ordinaria follia è appena passata. Un’altra è già iniziata.

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L’UE contesta un ammanco di 11 mld rispetto al regolamento sul debito e minaccia l’avvio di una procedura di infrazione, cioè di una sanzione pecuniaria.

Entro ottobre servono 23 mld per evitare l’aumento dell’IVA che diventano 50 entro ottobre 2020.

L’uomo dei miracoli con il rosario in una mano e il mitra nell’altra reclama un premio di risultato per essere riuscito a portare il maggior numero di eletti in Italia tra le file della minoranza del parlamento Europeo. Un successo sconfinato per la nostra amata patria secondo solo alle imprese coloniche in Africa.

Il premio consisterebbe in 30 mld per la flat tax all’italiana. All’italiana perché non sarà flat in quanto espressamente anticostituzionale, non sarà per tutti e sarà facoltativa. Più una “A Muzz Tax”.

I 72 eurocent di accise sui carburanti vengono riscossi regolarmente a un anno di distanza dal primo consiglio dei ministri.

La corte dei conti dice che stiamo messi veramente male e la previsioni meteo-economiche mondiali prevedono precipitazioni da rovesci a temporali diffusi quindi sarebbe meglio, se avanzasse qualcosina dal Reddito di Cittadinanza, di fare come il buon padre di famiglia e non spendere fino a che la situazione non torni tranquilla.

Domani sarà emessa una sentenza che, se di condanna per un sottosegretario di cui non dirò il nome ma il cognome assomiglia a uno di quegli snack sconosciuti del distributore automatico, vorrebbe dire dimissioni a norma di “contratto”. Ma hanno già fatto sapere dopo aver riposto il rosario e impugnato il machete (nell’altra mano c’è sempre il mitra) che non gliene fotte una beata minchia di questo paragrafo del contratto e lo useranno come dissero una volta che avrebbero fatto con il tricolore quando la Padania era in orizzonte possibile e i terroni dovevano essere banditi dalle umide e nebbiose pianure mentre oggi fanno comodo perché votano con convinzione per farsi sodomizzare.

Pure le ghiandole sudoripare di Giggino hanno ripreso a funzionare per la prima volta dal 2012 dovendo da una parte rendere conto alla sua comunità di fedeli, parte della quale vorrebbe solo vedere rotolare la testa e dall’altra decidere se diventare zerbino o far saltare il tavolo nel peggiore dei momenti della curva gaussiana dei consensi per prendersi la responsabilità di staccare la spina. Il mitraevangelico ha già pronto il bastone della scopa e cerca la filettatura sfonterica in cui avvitarlo ma in fondo gli andrebbe bene qualunque ipotesi in questo momento.

P. Q. M.

visto che è tutto apposto vi saluto ?

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