Otto società scientifiche del settore emergenza urgenza rendono noto l’inizio dei lavori per una proposta di riforma del sistema emergenza urgenza 118 condiviso ed alternativo alla proposta oggetto di discuzzione in commissione sanità al Senato.
La proposta in esame del Ddl a firma Castellone (M5S) ed altri non rispecchia infatti la visione di tutti gli attori dell’emergenza sanitaria ma soltanto di una minima parte (SIS118 e FNOMCeO) che paradossalmente hanno respinto le prime critiche su questa proposta non condivisa accusando di lobbismo (leggi articolo del 30 giugno 2020) chi ha sollevato dubbi sulla bontà del testo in esame.
Ieri i Presidenti di AAROI EMAC, AcEMC, ANIARTI, COSMEU, SIAARTI, SIEMS, SIIET, SIMEU, hanno arricchito le fila dei presunti lobbisti pubblicando un documento intersocietario (LEGGI) e richiamando “necessita di un’attenta ed ampia riflessione nonchè della condivisione di tutte le componenti che, quotidianamente, garantiscono la presa in carico del paziente in un momento delicato della sua vita”.
Nonostante continui a latitare una presa di posizione dell’ordine degli infermiari (FNOPI), diventa sempre più evidente di come il documento base sul quale si starebbe costruendo la riforma non rispecchia la visione di molti. Per questo il gruppo di lavoro si riunirà per produrre un testo che sia dettagliato, condiviso ma soprattutto maggiormente rappresentativo della comunità professionale (medici, infermieri e autisti soccorritori) del settore rispetto a quello attualmente in esame.