Nel grafico a seguire sono riportate le morti civili del Donbass dal 2018, tutte attribuite a contatti con mine inesplose. Perché dal 2017 l’esercito Ucraino si limitava a mantenere le posizioni senza attaccare/contrattaccare i separatisti filorussi. Piccola nota a margine Zelensky fu eletto nel 2019 e in quel periodo faceva ancora l’attore comico.
In pratica il c.d. “genocidio di civili” del Donbass semplicemente non esisteva più da 4 anni quando è stata presa la decisione di arrestarlo.
Altra nota sul c.d. genocidio del Donbass iniziato nel 2014 è che trattavasi di scontro tra truppe regolari dell’esercito Ucraino e separatisti che a partire dall’invasione della Crimea (2014) venivano finanziati dalla Russia e che aveva a disposizione veicoli blindati, e pezzi di artiglieria oltre ai lancia razzi come quello che ha abbattuto un aereo civile carico di passeggeri (Volo Malaysia Airlines MH17) al confine delle province di Donetsk e Lugansk cioè in pieno Donbass che tutti sapevano essere sotto il pieno controllo delle truppe irregolari dei separatisti.
Tutto nasce dal fallimento Russo nell’instaurare un governo fantoccio sul modello bielorusso pilotando le elezioni con la disinformazione, per fare deragliare l’Ucraina dal binario che la stava conducendo dritta in Europa. Non a caso tra i primi provvedimenti di Janukovyc (di cui parlerò più avanti) ci fu lo stralcio degli accordi di partnership commerciale con l’Europa a favore di accordi più convenienti con la Russia ma che fece incazzare e non poco la maggioranza del popolo Ucraino che tutto voleva tranne diventare anche solo un satellite Russo.
La propaganda russa prevede infatti che, partendo da un dato vero e inconfutabile, venga costruita una storia fatta di menzogne, esagerazioni e omissioni. Come la strage di Odessa o incendio della casa dei sindacati di Odessa (42 manifestanti filorussi morti) soppressa dalla brigata Azov. Era maggio 2014 e fu il pretesto per l’invasione della Crimea. Ma era anche passato un mese esatto dall’inizio delle tensioni nel Donbass con l’auto-proclamazione delle due repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk da parte dei separatisti filo-russi. Quanto tutto questo possa considerarsi spontaneo e quanto promosso se non direttamente innescato dalla Russia forse non lo sapremo mai.
Pochi mesi dopo si arriva al Protocollo di Minsk, un accordo tra Ucraina e Russia per un cessate il fuoco nel Donbass mai rispettato. Attribuire all’uno o all’altro la violazione è impossibile visto che il fuoco non è mai cessato e quindi non si può affermare che qualcuno abbia ripreso. Naturalmente per la Russia è chiara la violazione da parte di Kiev.
Ma la storia non inizia “a un certo punto” quando conviene a Putin. La rivolta di Odessa non fu altro che la risposta dei russofili Ucraini, sull’onda dell’entusiasmo per quanto stava accadendo in Donbass, a quelle di Kiev (Euromaidan) di febbraio 2014 quando il presidente Janukovyc per sedare la rivolta si appoggiò all’FSB Russo. Risultato 104 morti solo tra i civili, presidente benvisto da Putin in fuga, ripristino della costituzione del 2004 (più Europea che Russa) abrogata da Janukovyc e programma di riforme che proiettavano l’Ucraina in Europa. Inaccettabile. Le maniere dolci non avevano funzionato, il risultato è quello che vediamo.
In mezzo a questo, sull’onda del rancore, ci sono l’abolizione dell’insegnamento della lingua Russa da tutte le scuole compreso il Donbass dove è ampiamente parlato (visto che l’autonomia non è mai stata formalmente riconosciuta da Kiev) e altri provvedimenti che allontanavano sempre più l’Ucraina dalla Russia e facevano sentire i filorussi Ucraini fuori posto.
È così che il governo Ucraino è diventato nazista e voleva uccidere tutti i Russi per poi attaccare la Russia. Ed è così che tanti boccaloni nostrani sponsorizzano il regime più anti-democratico munito di atomica ai confini Europei.
Fa bene l’Europa a “sponsorizzare” il conflitto? Certo, si tratta di un territorio geograficamente in Europa, che vuole entrare in Europa e che rischia di finire sotto il controllo di una potenza nucleare anti-democratica confinante con l’Europa. Ne ha tutto l’interesse. E gli USA? Anche gli USA hanno il loro tornaconto eccome. Da diversi anni sono riprese le politiche protezioniste dell’economia Americana finalizzate a recuperare terreno su quelle del blocco orientale di cui la Russia fa parte ma non l’Europa. Per gli USA è molto più conveniente che l’Ucraina sia Europea e non Russa. La storia dell’ingresso nella NATO è solo l’ennesimo pretesto Russo per poterci mettere le mani. Ma quindi facciamo quello che ci dice Biden? No, molto banalmente ci troviamo con tre soggetti in convergenza di interessi: UE, USA e Ucraina. E questo Putin lo sa benissimo.